Mostre. Una perdita di tempo o un'opportunità?
Si avvia a conclusione, in questi giorni, l'esposizione fotografica avente come tema il centro di Tempio Pausania e come titolo “Luoghi Comuni”. La mostra è stata in esposizione in totale più di un mese, prima come personale allo Spazio Faber, l'ex mercato intitolato e dedicato a F.De Andrè, con annessa opera di Renzo Piano, ispirata alla personalità del celebre cantante; poi si è spostata nel caffè Gabriel, tradizionale ritrovo per l'esposizione di una ormai consolidata rassegna a tema, di fotografi e fotoamatori, nonché di artisti di varie discipline; infine è ritornata allo Spazio Faber, per proporre al pubblico e, in particolare, ai numerosi turisti di questo periodo, la collettiva di fotografi espositori delle loro mostre al Gabriel,con tema l'architettura.
Si tratta di una serie di trenta immagini in bianco e nero, di particolari dei luoghi più visitati e conosciuti di Tempio Pausania e mi ha richiesto una profonda analisi, sia dal punto di vista dell'argomento scelto, sia dal punto di vista tecnico che filosofico e artistico. Insomma, ho deciso di dedicare alla comunità una marea del mio tempo e i miei sforzi, dal momento che le opere non sono in vendita, anzi ne ho fatto omaggio ad alcuni intervenuti alla mostra, tramite un meccanismo di compartecipazione all'evento.
Ora, sinteticamente, la domanda è questa: “Ne vale la pena? Può costituire un guadagno preparare delle mostre con una piccola visibilità e senza un effettiva vendita e, quindi senza un introito diretto?”
In effetti, dal punto di vista economico, può essere considerato un salasso, sia per i soldi spesi in stampe, cornici e altro, sia per il tempo sottratto a diverse iniziative lavorative.
Ad ogni modo, il mio parere e che ogni processo di creazione intellettuale , artistico, o tecnico, presenta delle nuove prospettive ed una maturazione che, altrimenti, sarebbe molto difficile conseguire nella routine lavorativa, per chiunque.
Quindi, in conclusione, ritengo che le mostre siano, sempre e comunque, un veicolo importante di crescita artistica e intellettuale e, soprattutto di livello professionale, dal momento che il fotografo è un pensatore che deve collegare la vista al pensiero e, se vuole diventare ancora più bravo, al cuore.
Il guadagno è, e rimane, l'acquisizione di un ulteriore sviluppo dei propri mezzi cognitivi, quindi l'incremento dei propri strumenti di lavoro da mettere a disposizione del cliente.
http://www.visit-tempio.it/2018/04/24/collettiva-fotografica-architetture/
http://www.visit-tempio.it/2018/04/05/esposizione-fotografica-di-gianmario-pedroni/